Cos’è il Trigger Point? Semplicemente l’arma psicologica più potente che hai a disposizione per far volare le tue campagne marketing. In questo articolo spieghiamo cos’è e come sfruttarlo in concomitanza con alcuni eventi capitali come il Black Friday.
Il Black Friday e il Cyber Monday si avvicinano sempre di più.
Impossibile non sapere di cosa parliamo in quanto è un evento che interessa tutti: consumatori in cerca di sconti, marketers impegnati con il loro lavoro, imprese interessate a fare affari. Questo, infatti, è il week end in cui si concentrano gli sconti e le migliori promozioni di tutto l’anno. La data fissata per quest’anno è i 27 novembre (per il Black Friday) e il 30 Novembre (per il Cyber Monday).
Per chi vende online (in Italia come all’estero) diventa fondamentale sapere quale sono le tecniche e le finezze di marketing per prepararsi al meglio in vista dell’evento e ottenere il massimo dalle proprie campagne.
Oggi parliamo di una tecnica molto cara agli specialisti di web marketing: il trigger psicologico
In psicologia, per trigger si intende una reazione emotiva automatica a seguito di uno stimolo irittante/eccitante/appagante per il soggetto esposto.
Il trigger psicologico scatta in caso di emozioni particolari come seduzione ,, ttrazione, persuasione o indottrinamento. I trigger sono dappetuttto: nel mondo del marketing e dell’informatica, in quello dello spettacolo, politico e possono essere nascosti o palesati.
Facebook ad esempio usa i vanity trigger, trigger diretti che cercano di rendere l esperienza dell’utente sulla piattaforma unica e personalizzata. Qualche esempio? I messaggi che augurano compleanno, o segnalazione di traguardi come raggiungimento di un certo numero di follower o gli anni di amicizia con un altro utente, l’annuncio di un nuovo lavoro. Sono tutti trigger che innescano nell’utente tipico una reazione: nella fattispecie la condivisione.
Insomma, i trigger sono una calamita comportamentale e servono a innescare una reazione prevedibile nell’utente.
Il tutto è capitalizzabile anche per le nostre azioni di marketing, ad esempio possiamo usare i trigger per spingere l’utente ad acquistare o ad eseguire un comportamento che possa generare valore per la nostra iniziativa
Vediamo un esempio pratico dell’utilizzo dei trigger point:
Se in questo periodo ho venduto delle Playstation 5 nella mia pubblicità potrei inserire un trigger point ovvero un contatore che segnala in diretta la disponibilità del prodotto e del suo progressivo avvicinamento allo zero (sold out). Automaticamente negli utenti interessati si innescherà una reazione psicologica che porterà ad acquistare immediatamente il prodotto anche se questi avrebbero acquistato più in avanti ed estinto in un secondo momento il loro desiderio.
Soluzioni meno raffinate e meno laboriose del trigger point sono lo sconto a tempo limitato. Esempio pratico: -50% se acquisti entro oggi. Fulminante, tremendamente efficace.
Oppure, tornando all’esempio della Playstation 5, una pubblicità che dice che la console è “la miglior console di tutto il mercato”. Un trigger point del genere, sentenzioso, divisivo, polarizzante causerà affezione, consenso e condivisione verso gli appassionati e conflitto da parte dei sostenitori della Xbox e di Nintendo.
Entrambe le cose giocheranno a nostro favore. Perché se sfruttata in questo modo il trigger psicologico permette di acquisire:
- Traffico qualificato
- Abbassare i CPM grazie alla condivisione e la partecipazione organica
- Aumentare l’engagement
- Fidelizzare l’utente ancora prima dell’acquisto
- Aumentare le vendite in molti casi
Ma non è tutto così semplice. Il trigger è un’operazione delicata perché è una tecnica polarizzante che in poco tempo rischia di creare un’ampia schiera di odiatori che potrebbero addirittura sabotare le campagne e il brand che la utilizza.
Per questo c’è bisogno di specialisti che sappiano dosare tale tecnica e sapere quando e come utilizzarla.
Volete conoscere come implementare i trigger point nelle vostre strategie di web marketing? Siamo, come sempre, a vostra disposizione.