In piena digital explosion – che negli ultimi anni ha portato a una diversificazione dei dispositivi di utilizzo degli utenti – molte aziende si chiedono se sia giunto il momento di sviluppare applicazioni mobile e, soprattutto, come procedere.
Le scelte, al di là dei giri di parole, sono sempre e solo due: sviluppare una tecnologia internamente o affidarsi a un’agenzia sviluppo app esperta. A meno che non si abbia un team interno di sviluppo IT dedicato a questo tipo di operazioni, la soluzione, quindi, diventa obbligata affidarsi a dei professionisti esperti.
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Sviluppare applicazioni mobile: l’opzione multipiattaforma in ascesa
Ma quali sono le ultime tendenze in fatto di sviluppo applicazioni mobile? L’evoluzione delle tecnologie sta favorendo la convergenza tra sistemi e applicazioni sostenendo sempre più delle logiche multipiattaforma che risultano essere molto più efficienti sia in fase di sviluppo quanto meno gravose dal punto di visto economico per i committenti. Insomma le app multipiattaforma (o cross platform) si impongono come come la soluzione aziendale più flessibile ed efficace.
iOS e Android: un duopolio retaggio degli scorsi decenni
In ambienti di sviluppo multi-dispositivo diventa, dunque, un urgenza comprendere come sviluppare applicazioni mobile in maniera agile ed efficiente e soddisfare parimenti quanto gli utilizzatori Apple quanto Android che ormai da decenni si dividono il mercato lasciando agli altri le briciole.
Ecco che gli sviluppatori applicazioni Android, quanto quelli specializzati in iOS, possono sfruttare alcuni strumenti di programmazione multipiattaforma che descriviamo di seguito.
Strumenti multipiattaforma per sviluppare applicazioni mobile:
I tool di sviluppo app possono essere suddivisi in due categorie:
Ibridi multipiattaforma: strumenti che si fondano su tecnologie comuni come JavaScript, CSS, HTML5, consentono di sviluppare web app eseguite all’interno di un contenitore nativo sui dispositivi di destinazione. Gran parte del codice supporta diverse piattaforme con benefici incredibili in termini di tempi ed energie, cosa ovviamente non possibile con il metodo nativo.
Ovviamente ci sono anche dei contro: questo tipo di app non garantisce le performance e lo sfruttamento globale della funzionalità dei dispositivi.
Nativi multipiattaforma: strumenti che possiamo intendere come una via di mezzo tra un approccio nativo e uno ibrido, cosa chiara già dal linguaggio di programmazione utilizzato: Javascript.
Differenza tra nativi multipiattaforma e ibridi
Gli sviluppatori che seguono il metodo nativo multipiattaforma usano i controller nativi del’interfaccia utente. In questo modo si utilizzano al meglio le funzionalità dei dispositivi e anche le prestazioni delle app si mantengono ai livelli di un approccio nativo.
Di contro, la progettazione diviene abbastanza articolata, cosa che invece le ibride consentono.
Quale opzione scegliere?
Oltre allo strumento e alle tecnologie da utilizzare per un logico sviluppo multipiattaforma, ogni team deve analizzare nel dettaglio le esigenze di sviluppo dei committenti e prefigurarsi la funzionalità dell’app finale e, da lì, scegliere l’ambiente di sviluppo migliore. Ovviamente occorrono determinate competenze oltre l’elasticità di sapersi adeguare camaleonticamente ad ogni progetto. Questo perché ogni ambiente di sviluppo integrato presenta caratteristiche e funzionalità differenti e gode del supporto per specifici linguaggi di programmazione.
I vantaggi dello sviluppo mobile multipiattaforma
Scegliere un approccio di sviluppo multipiattaforma ha innegabili vantaggi. In pochi punti, elenchiamole di seguito:
- Lato programmazione, si possono sviluppare tecnologie più versatili e agili.
- I costi di sviluppo si abbassano
- Evoluzione rapida ed estensiva delle tecnologie e dei tool multipiattaforma
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