Sviluppare un e-commerce multilingua aumenta i mercati a cui rivolgersi, le possiblità di vendita e clienti di diverse lingue e nazionalità.
Per coronare questo splendido obiettivo (e dargli continuità) però occorre parimenti una strategia di web marketing dal respiro internazionale e saper attrarre, con ami sempre diversi, clienti di tutte le realtà.
Dunque se ve lo state chiedendo vi rispondiamo già da ora no: non basta tradurre il sito in diverse lingue per vendere all’estero.
Quali step seguire per aprire e-commerce multilingua:
Lo sviluppo e-commerce multilingua deve seguire alcuni step necessari. Imprescindibile è un’analisi della concorrenza e del target diversificata per ogni paese. Sappiamo che se apriamo un’e-commerce solo in Italia chiaro che i nostri competitor saranno italiani e le buyer personas solo connazionali. Discorso diverso per un e-commerce multilingua che prevede pubblici molto diversi fra di loro per abitudini e tipi di ricerca.
Per aiutarti in questo puoi affidarti alla tua web agency di fiducia o in alternativa avvalerti di alcuni strumenti presenti online che ti aiuteranno a capire di più sul target e sul tipo di concorrenza (a pagamento e non):
- Prima di tutto dai un occhio a siti che vendono prodotti/servizi uguali o simili nei vari paesi e comprendi che tipo di stile prediligono, come sono composte le sezioni e così via;
- I risultati dei motori di ricerca nazionali e le varianti di Google per ogni paese: esempio Google.uk.co, Google.fr, Google.de etc…
- Analisi dei contenuti proposti dai concorrenti delle varie nazioni al fine di capire i gusti e gli stili che funzionano di più e fanno scuola;
- Il target sui social (puoi usare Facebook audience Insights per ogni paese) al fine di scorgere interessi correlati al tuo campo;
- E soprattutto c’è Google Trends e Think with Google che mettono a disposizione dei dati globali di ricerca;
Per La realizzazione di un e-commerce multilingua però non basta solo un’analisi differenziata del target e della concorrenza per ogni paese ma, a monte, c’è bisogno anche di una strategia SEO che permetta di comprendere come scalare la SERP di ogni paese, individuando quali sono le parole chiave più promettenti e che consentono conversioni.
Strategie seo e-commerce multilingua:
Tutte le strategie fanno capo a una serie di best practice fondamentali che non puoi soprassedere:
- Controllare SERP per ogni paese e vedere i siti concorrenti meglio posizionati
- Individuare parole chiave inerenti al tuo target e per quali posizionarsi in ogni paese
- Controllare strategia di link building di ogni sito posizionato e cercare di replicarla e fare meglio
- Verificare quali sono i siti concorrenti che occupano i primi posti sui motori di ricerca.
- Ottimizzazione del sito e dei contenuti lato SEO per migliorare l’esperienza utente e aumentare le conversioni per ogni sottodominio.
Sia chiaro: ogni paese deve godere di un’analisi SEO a parte. Questo è fondamentale per un motivo: ogni nazione ha i suoi modi di cercare un prodotto o soddisfare un suo bisogno, i suoi percorsi d’acquisto e l’intento di ricerca, dunque, varia a seconda della localizzazione.
Anche per questo aspetto ti suggeriamo di affidarti alla tua agenzia web oppure di usare in maniera scientifica alcuni tool come AnswerthePublic o di sfruttare al massimo il keyword planner di Google Ads.
E-commerce multilingua e l’importanza dei sottodomini
Infine, buona pratica per chi vuole aprire un sito multilingua efficace, è quello di creare dei sottodomini del sito principale scegliendo ogni volta l’estensione del paese di riferimento (esempio: sitomultilingua.fr per la Francia, sitomultilingua.de per la Germania, sitomultilingua.es per la Spagna e così via…).
In questo modo i clienti si approcceranno in maniera meno dubbiosa e ben predisposta verso il tuo e-commerce. Il motivo?Semplice: chi vive in Germania preferisce acquistare con siti tedeschi, così come gli italiani preferiscono gli e-commerce italiani e così via. Dunque, la realizzazione di sottodomini specifici per ogni paese aumenterà sicuramente il tasso di conversione del tuo e-commerce.
Ultimo ma non meno importante è la traduzione dei contenuti
Attenzione: inutile usare strumenti come Google Translate, adoperarsi in improbabili operazioni di trapianto linguistico con Wordreference o di altri traduttori automatici. Questo perché le parole chiave di coda lunga, così come quelle secche, cambiano per ogni paese e diventa totalmente inutile cercare il corrispettivo linguistico letterale o semi-letterale di nostro interesse. Per evitare di fare errori deleteri e dare all’utente l’impressione di un sito truffa, meglio puntare a far tradurre i contenuti da un copywriter esperto e madrelingua. Solo così ogni sottodominio potrà cogliere nel contenuto le sfumature della lingua di riferimento, le espressioni più utilizzate e, di riflesso, utilizzare il linguaggio che l’utente è abituato a leggere.
Tutto ciò è necessario per ottimizzare le conversioni del tuo e-commerce in ogni paese e abbattere i dubbi, le distanze, i rischi percepiti dal pubblico in riferimento al tuo portale.
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